Netflix: i gradi di separazione delle storie

Un paio di idee Netflix che, a mio avviso, hanno a che fare con l’essenza del brand.

One story away

Meno di un anno fa Netflix esce con la campagna “One Story Away” che pone al centro quanto le storie siano il collante degli esseri umani.

In 70 secondi di video trovano spazio le serie più viste e alcuni dei migliori documentari in un montaggio che invita il pubblico a entrare sempre di più in empatia con i protagonisti.

Messaggio interessante che invita a connettersi attraverso il potere delle storie. Ognuno di noi è ad una storia di separazione da qualcun altro – basta trovarla. Basta trovarsi e connettersi.

One dress away

La seconda operazione degna di nota è legata a Halston, una delle ultime serie sul mondo della moda anni ’70.

Si tratta della possibilità per il pubblico di acquistare gli abiti di una collezione ispirata alla serie TV in questione e alla moda di quel decennio (sconfinando anche negli anni ’80, per la precisione).

Qui il link: https://halston.com/pages/halston-x-netflix

Toccando il tessuto e indossando gli abiti sarà quindi possibile, per i fan, vivere alcune sensazioni fisiche dei protagonisti del racconto.

I tratti dello Storyteller

Credo che uno degli archetipi essenziali del brand Netflix sia proprio lo Storyteller, il narratore che coinvolge e consegna racconti al suo pubblico.

Infatti:

  • In “One Story Away” la linea di scorrimento della singola puntata è un elemento che condividiamo con i protagonisti della serie, dall’inizio della narrazione alla fine. Ci porta sempre più in profondità togliendo man mano quella ‘distanza’.
  • Con gli abiti di Halston si crea la possibilità fisica di avere un po’ di storia e di racconto letteralmente addosso. A mio avviso si tratta di una esperienza immersiva ancora più profonda rispetto alla realtà virtuale.

Uno dei compiti delle Storyteller, forse quello più sfidante, è far sentire il pubblico completamente immerso nella storia, toccando profondamente corde emozionali e sensoriali.

Esistono così tante esperienze che non potremo mai viverle tutte, ma per questo esistono gli storyteller: perché anche le persone comuni possano quasi toccare con mano storie meravigliose.

Credo che Netflix stia pensando di togliere il ‘quasi’.

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