Ho baciato un mio cliente

Tutto vero, fino all’ultima riga.

Prima di occuparmi di comunicazione ho fatto il commerciale nel settore ICT. Vendevo sistemi informativi per il territorio per una piccola impresa piemontese. Si trattava di software per la gestione delle mappe tematiche digitali.

La piccola impresa era formata da cinque persone. Ognuno di noi ricopriva a turno un po’ tutti i ruoli, molto spesso mi trovavo a fare operazioni di marketing al mattino, incontrare un cliente per tentare una vendita nel pomeriggio e, in serata, prestare assistenza tecnica a un cliente acquisito.

Fino a quel primo appuntamento avevo solo venduto caramelle e ghiaccioli al bar dell’oratorio però ero pronto, conoscevo il software, tutti i vantaggi per il cliente, avevo fissato in mente un paio di case history per convincerlo che la soluzione proposta sarebbe stata la migliore anche per la sua azienda.

Azienda multinazionale.

Nella sala d’attesa mi si avvicina la segretaria e mi annuncia che il direttore acquisti non c’è ma posso parlare direttamente con l’amministratore delegato nonché proprietario dell’intero gruppo.

Entro, saluto, mi accomodo e chiedo “come sta?”.

La risposta arriva dopo qualche secondo, condita di stupore “benone, vorrei essere già in vacanza, ma benone.” Mi collego al discorso della vacanza e racconto uno dei case history che avevo memorizzato. Il tema era il risparmio del tempo che una mappa digitale può dare. Con il tempo che si risparmia puoi fare decisamente altro: da cercare nuovi clienti a goderti di più una meritata vacanza.

Non mi dilungo ma vi assicuro che abbiamo parlato di tutto, mischiando le feature e i vantaggi del software con la gestione di una grossa azienda, le passioni, i valori e gli obiettivi di un amministratore delegato che ha superato l’età della pensione.

“Va bene, mi dia il contratto che firmo”.

Così, all’improvviso, si era materializzato nel mio portafoglio un ordine che soddisfava gli obiettivi di fatturato della mia piccola impresa per quell’anno.

Poi si alza mi si avvicina e mi dice: “Allora buona giornata, grazie anche per la chiacchierata, a presto” e mi porge la mano. Io la stringo, tiro verso di me l’amministratore come se fosse un simpatico zio e gli stampo due baci sulle guance.

Storie per vendere meglio 

Unendo i puntini a ritroso, dal mio primo lavoro a oggi, ho sempre trovato naturale costruire e mantenere relazioni autentiche e trasparenti con ognuno dei miei contatti. A qualcuno ho venduto e a qualcun altro no, ma con tutti, nessuno escluso, ho condiviso argomenti di interesse reciproco. 

Ecco che cosa penso sia lo storytelling: condividere contenuti per raggiungere valore.

Per il corporate storytelling questo valore si trova esattamente nel punto di incontro tra le storie di una impresa e quelle del suo pubblico.

Quello che avete letto è il mio modo di fare storytelling e creare contenuti, se lo trovate interessante, teniamoci in contatto!

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